Nel recente numero di Inside Ducati, Pecco Bagnaia lancia una proposta insolita a Gigi Dall’Igna: valutare la partecipazione del team alla 8 Ore di Suzuka. L’idea, inaspettata ma affascinante, mette in luce la volontà del campione torinese di spingersi oltre i confini della MotoGP, portando la Ducati alla celebre endurance giapponese. La curiosità dei tifosi aumenta, soprattutto considerando il curriculum di Bagnaia.
Il contesto di Inside Ducati e la spinta di Bagnaia
Inside Ducati è la rivista ufficiale del team di Borgo Panigale, in cui tecnici, piloti e dirigenti si confrontano su progetti, novità e strategie future. Nelle pagine dedicate a Bagnaia, emerge la sua passione non solo per le gare in MotoGP, ma anche per le prove di resistenza su quattro ruote. Proprio durante l’intervista, Pecco ha manifestato il desiderio di vedere la Ducati schierata a Suzuka, dove regna la sfida dell’endurance mondiale. Secondo il pilota, la 8 Ore di Suzuka rappresenta l’appuntamento perfetto per testare resistenza, affidabilità e capacità di gestione in un contesto completamente diverso dalle classiche gare sprint.
Bagnaia ha sottolineato come l’esperienza della 8 Ore possa aggiungere valore alla preparazione tecnica del team: motore, elettronica e assetti andrebbero messi alla prova per un intero turno di giorno e notte, in condizioni ambientali mutevoli.
La possi bile partecipazione alla 8 Ore di Suzuka e le sfide tecniche
La 8 Ore di Suzuka è una delle gare di endurance più prestigiose al mondo, inserita nel calendario del FIM Endurance World Championship. Si corre sul tracciato giapponese di 5,8 km, dove la durata della prova mette a dura prova piloti, mezzi e squadre. Per una scuderia abituata alle corse di otto giri in MotoGP, l’approccio è completamente diverso: servono un’organizzazione precisa dei turni, un gruppo di tre piloti che si alternano e un’attenzione estrema alla logistica per gestire rifornimenti, soste e cambi gomme sotto pressione.