Carlo Pernat, storico talent scout e manager che ha seguito campioni come Valentino Rossi, Loris Capirossi, Max Biaggi e Marco Simoncelli, offre una chiave di lettura per distinguere un pilota che può arrivare in alto da uno tra i tanti. Secondo Pernat, esistono tre elementi imprescindibili: il talento, il carattere e il supporto della famiglia. Solo chi possiede queste qualità può ambire a diventare un vero campione del Motomondiale o del cross, come dimostra la carriera di campioni trasversali come Randy Mamola e il grande Edy Orioli, ma anche dei fratelli Maddii e Rinaldi.
Il primo fattore, il talento, emerge già a bordo pista osservando le traiettorie, ha dichiarato Pernat a La Gazzetta dello Sport. Sul dritto tutti i piloti sembrano veloci, ma chi ha vera velocità la dimostra nelle curve, trovando la linea ottimale con supporto millimetrico del gas. “Il talento si misura guardando come affronta le curve, non quanto spinge sull’acceleratore”, spiega Pernat. Nella sua carriera ha visto emergere giovanissimi promettenti, con nomi come Andrea Iannone e Enea Bastianini, proprio perché riuscivano a girare più stretti e con costanza rispetto agli altri. Il pilota di livello entra in sintonia con la moto: basta un’occhiata alle traiettorie in ingresso curva per capire se davanti c’è un futuro campione o un runner di seconda fascia.
Accanto al talento, il carattere è fondamentale. In uno sport basato su continue cadute e recuperi, senza una mentalità da duro si rischia di mollare al primo ostacolo. La capacità di rialzarsi, imparare dagli errori e mantenere la calma nei momenti di crisi fa la differenza. “Se non hai la testa forte al 100%, ti perdi lungo la stagione”, sottolinea Pernat, riferendosi alle sfide affrontate insieme a campioni come Simone Corsi e Alex Rins nei circuiti internazionali.
Infine, non va mai sottovalutato il ruolo della famiglia. Senza un sostegno economico e morale, diventa complicato permettersi viaggi, team di assistenza e la pressione emotiva che comporta correre per vincere. I genitori devono credere nel progetto, restare uniti e convinti: basta anche una separazione o un momento di crisi familiare per far deragliare la carriera di un giovane talento. Pernat ricorda come padri e madri dei giovanissimi piloti supportati dal suo team fossero sempre al loro fianco, pronti a investire tempo e risorse. Questa «rete» aiuta il pilota a concentrarsi solo sulla guida, trasformando l’ambizione in risultati concreti.
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