I dati relativi alle immatricolazioni di maggio 2025 confermano una tendenza negativa per le moto in Italia. Nel quinto mese dell’anno, sono stati messi in strada 44.704 veicoli, di cui 17.899 sono state moto, segnando un calo del 13,37% rispetto a maggio 2024. Sul fronte opposto, gli scooter si confermano motore di crescita, con 25.335 unità immatricolate e un incremento del 9,44%. Guardando al complesso dei primi cinque mesi del 2025, i numeri non sono incoraggianti: le moto perdono complessivamente il 13,4% su base annua, mentre gli scooter mantengono un trend positivo, ben distante dalla flessione delle due ruote tradizionali.

Trend negativo per le moto e mutamento dei gusti
I primi cinque mesi del 2025 risultano particolarmente difficili per il mercato delle moto. Il decremento del 13,4% su base annua riflette una scelta sempre più marcata da parte dei consumatori verso soluzioni più urbane e pratiche. Le moto di cilindrata media e alta faticano a trovare acquirenti, in parte a causa dei costi di acquisto e gestione che restano elevate. Il calo del 13,37% registrato a maggio sottolinea come spesso chi valuta l’acquisto di una moto preferisca rimandare l’investimento o orientarsi verso veicoli meno impegnativi dal punto di vista fiscale e assicurativo. Il risultato è un’offerta più ampia di modelli entry-level che però non riescono a compensare la flessione complessiva.
Molti operatori del settore notano un cambiamento nei gusti degli utenti, con una preferenza crescente per mezzi più facili da guidare in città e meno dispendiosi in termini di consumo e manutenzione. Il numero di moto immatricolate rimane comunque importante, ma non basta a sostenere il volume delle vendite attese. Alcuni marchi hanno già iniziato a rivedere le strategie di produzione, puntando su modelli ibridi o su versioni più leggere, ma per ora i risultati tardano ad arrivare.

Scudo degli scooter e prospettive per l’estate
Se le moto faticano, gli scooter mantengono una boccata d’ossigeno per il mercato delle due ruote. A maggio 2025, gli scooter crescono del 9,44%, con 25.335 nuovi veicoli immatricolati. Questo boom è legato alla facilità di utilizzo, alla compattezza in città e ai costi di gestione più contenuti. Chi non vuole rinunciare alla mobilità a due ruote trova nello scooter un’alternativa che combina praticità e redditività, soprattutto in vista dell’alta stagione estiva. Il fatto che gli scooter rappresentino più della metà delle immatricolazioni mensili conferma come il pubblico premi la versatilità e il basso impatto economico.