Ora è ufficiale: Toprak Razgatlıoğlu farà il suo attesissimo debutto in MotoGP nella stagione 2026, correndo con la Yamaha del team Prima-Pramac. Il pilota turco, due volte campione del mondo Superbike, realizza così il sogno di sbarcare nella top class del Motomondiale, dopo anni di trionfi e manovre spettacolari nelle derivate di serie. L’accordo tra le parti è stato raggiunto e annunciato in via ufficiale, chiudendo un cerchio che molti appassionati speravano di vedere completarsi da tempo.
Dal trionfo in Superbike alla sfida nella top class
Razgatlıoğlu si è imposto come uno dei piloti più talentuosi e spettacolari del panorama mondiale grazie alle sue vittorie con Yamaha nel 2021 e BMW nel 2023. Conosciuto per il suo stile di guida aggressivo e per la capacità di staccare più forte di chiunque altro, ha conquistato pubblico e addetti ai lavori. Dopo il ritorno in Yamaha nel 2024, la casa di Iwata ha deciso di puntare su di lui per un ingresso nella massima categoria, affidandogli la moto del team satellite Pramac, che dal 2026 sarà ufficialmente motorizzato dalla casa giapponese. Con all’attivo decine di vittorie e podi, Toprak si presenta alla MotoGP con un palmarès che pochi debuttanti possono vantare, e con il chiaro intento di non essere solo una comparsa.
Pramac e Yamaha: nasce una nuova alleanza
Il team Prima-Pramac, fino al 2025 partner storico della Ducati, si appresta a diventare il primo team satellite Yamaha dopo anni di assenza. Il passaggio di fornitura dalla casa di Borgo Panigale a quella di Iwata rappresenta una svolta strategica, che punta a rilanciare l’immagine e le prestazioni della M1 anche attraverso nuovi volti. L’ingaggio di Razgatlıoğlu è una mossa chiara: puntare su un pilota spettacolare, già maturo e molto amato dal pubblico, per accendere l’entusiasmo attorno al nuovo corso tecnico e sportivo.
Con l’arrivo del campione turco, Pramac potrà contare su una figura carismatica e sulla collaborazione diretta con Yamaha Factory per lo sviluppo del pacchetto tecnico. L’obiettivo è permettere a Toprak di ambientarsi il più rapidamente possibile, con test pre-campionato specifici e supporto continuo da parte dell’ingegneria giapponese. La griglia del 2026 si arricchisce così di un nome che promette spettacolo, sorpassi impossibili e una carica agonistica che non passa mai inosservata.