Non è più solo un’ipotesi da laboratorio: l’airbag per moto sta diventando realtà , e non solo per pochi modelli esclusivi. Dopo la pionieristica esperienza di Honda, anche Toyoda Gosei — azienda nipponica leader nei sistemi di sicurezza — ha sviluppato un prototipo di airbag pensato per essere montato su moto di tutte le marche. L’obiettivo è ambizioso: realizzare un sistema di protezione frontale che possa ridurre drasticamente i traumi in caso di collisione, soprattutto in ambito urbano o in incidente con ostacoli rigidi come auto e guardrail.
I primi crash test effettuati dal team di sviluppo hanno dato esiti molto incoraggianti. Il sistema, ancora in fase prototipale, è stato testato in simulazioni di impatto frontale, per valutare tempi di attivazione, distribuzione del gonfiaggio e interazione con il corpo del pilota. Il funzionamento è semplice e automatico: una volta rilevata la decelerazione brusca e anomala, tipica di un urto, il sistema attiva il gonfiaggio dell’airbag ancorato al serbatoio o al telaio anteriore. In pochi millisecondi, il cuscino si espande tra il manubrio e il busto del motociclista, attutendo l’energia d’urto e riducendo il rischio di impatti diretti contro la forcella o la strumentazione.
Secondo le prime analisi fornite da Toyoda Gosei, l’airbag contribuisce a ridurre fino al 35% la forza trasmessa al torace e al collo nei casi di impatto diretto.
Il progetto Toyoda Gosei si inserisce in una tendenza crescente che vede il settore motociclistico sempre più attento alla sicurezza attiva. Se l’airbag indossabile — come i gilet gonfiabili — è già realtà per molti motociclisti sportivi e urbani, l’introduzione di un sistema integrato nel mezzo rappresenta un importante passo avanti. Già la Honda Gold Wing ne è dotata da anni, ma fino ad oggi si trattava di soluzioni costose e limitate a pochi modelli premium. Il nuovo approccio “open” di Toyoda Gosei punta invece alla democratizzazione della tecnologia, portando l’airbag anche sulle moto di media e piccola cilindrata.
I prossimi mesi saranno decisivi per l’omologazione e l’estensione dei test su strada, ma il primo traguardo è chiaro: rendere disponibile l’airbag per moto entro il 2026 come optional di sicurezza diffuso, accessibile e installabile anche in aftermarket.
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