Moto | Il mondo delle due ruote piange la sua stella: è morto

Il mondo del motociclismo piange la scomparsa di Francesco Zerbi, figura storica e punto di riferimento per intere generazioni di appassionati. Si è spento all’età di 92 anni, lasciando un’eredità profonda a livello nazionale e internazionale. Zerbi è stato presidente della Federazione Motociclistica Italiana (FMI) dal 1979 al 1996 e ha successivamente guidato la FIM, la Federazione Internazionale, dal 1995 al 2006, diventando uno degli uomini più influenti nella storia delle due ruote.

Un protagonista assoluto delle due ruote

Sotto la sua guida, la FMI ha attraversato un lungo periodo di trasformazione, con riforme strutturali, nuove politiche per la sicurezza e una forte attenzione alla promozione giovanile. Francesco Zerbi è stato un dirigente capace di unire rigore istituzionale e passione autentica per il motociclismo, conquistando il rispetto di piloti, federazioni e promoter in tutta Europa.

La sua ascesa alla presidenza della FIM ha rappresentato il coronamento di una carriera lunga e prestigiosa, durante la quale ha saputo dare impulso all’internazionalizzazione del motociclismo, curando lo sviluppo di regolamenti comuni e sostenendo l’espansione del calendario mondiale.

Kawasaki

Un’eredità che va oltre i confini sportivi

Oltre agli incarichi ufficiali, Zerbi ha rappresentato un ponte tra istituzioni e piloti, sapendo interpretare le esigenze di entrambi con equilibrio e visione. Ha lavorato per anni affinché la moto non fosse solo competizione, ma anche formazione, educazione stradale e cultura sportiva. Il suo impegno è stato riconosciuto con numerosi premi e onorificenze, sia in Italia che all’estero.

Con la sua scomparsa, il motociclismo perde un uomo che ha saputo lasciare il segno con serietà, passione e dedizione. Francesco Zerbi rimarrà un simbolo della crescita e della modernizzazione del motociclismo italiano e mondiale.

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